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Ciao e bentornato in Starks, oggi ti raccontiamo la storia di Matteo, un ragazzo che ha scelto di sottoporsi all’Autotrapianto Fue One Touch perché affetto da Alopecia Androgenetica.

Puoi ricevere maggiori informazioni su tutti i nostri servizi compilando l’apposito form nella sezione contatti, oppure, puoi ricevere una prima visita gratuita presentandoti presso il nostro centro di trapianto capelli a Milano in via Montebello 27.

Matteo è un uomo di circa 41 anni che subito dopo i 20 ha registrato un nuovo cambiamento fisico e radicale del suo corpo, un principio di calvizie che negli anni a seguire si è tramutato in alopecia androgenetica diffusa a tutta la zona superiore dello scalpo, rendendolo di fatto calvo prima dei trent’anni.

Circa un mese fa, Matteo ha contattato il nostro centro di cura e di trapianto del capello prenotando il suo primo consulto gratuito in cui ha potuto illustrarci nel dettaglio la sua situazione.

Ti ricordiamo che se stai riscontrando un forte diradamento puoi prenotare un consulto gratuito dal nostro sito compilando questo form oppure contattandoci al numero +39 392 2607026.

Quando abbiamo incontrato Matteo per la prima volta ci siamo trovati di fronte un uomo giovane e di bell’aspetto, con una buona posizione lavorativa ma con un evidente nota di malinconia.

Per questo motivo abbiamo scelto di trattare questo caso da un punto di vista più empatico, instaurando in breve un rapporto informale che ha posto Matteo in una condizione di serenità e tranquillità. Terminate le domande di rito, abbiamo chiesto quali fossero le reali aspettative di Matteo dopo l’intervento.

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A primo impatto, potrebbe sembrare che chiedere al paziente quali siano le sue aspettative dopo l’intervento di autotrapianto capelli sia banale – è ovvio che chi non ha capelli e sceglie di sottoporsi ad Autotrapianto Fue One Touch, come risultante vorrebbe avere più capelli – ma chiedere chiaramente e dare una risposta reale e scientifica, pone il paziente in una condizione di realtà effettiva ed evita che si perda in fantasticherie o in immaginari poco plausibili.

In questi casi, soprattutto per chi come Matteo è affetto da una calvizie molto diffusa e con una zona donatrice evidentemente limitata, si possono raggiungere ottimi risultati sempre però entro i limiti che madre natura ci impone.

Il pregio dell’autotrapianto di capelli con tecnica Fue One Touch è quello di essere un intervento poco invasivo che come scopo principale ha quello di salvaguardare tutti i bulbi espiantati dalla zona donatrice per azzerare quasi del tutto la morte dei bulbi stessi in fase di innesto, ma non possiamo dimenticarci che in ogni caso, i bulbi innestati sono i bulbi del paziente stesso e quindi, meno vasta è la zona donatrice, meno bulbi possono essere impiantati ovvero, meno densificata sarà la zona ricevente a fine trattamento.

Matteo era ben consapevole della sua situazione ed era partito più demotivato del necessario – tanto che già dopo la prima seduta si vedeva con occhi diversi.

Qui di seguito ti lasciamo una selezione di foto della prima seduta di Autotrapianto capelli Fue One Touch, nel prossimo articolo potrai scoprire i risultati che Matteo ha raggiunto in con soli 7 giorni di convalescenza anziché i 15 a cui eravamo abituati con altre tecniche di autotrapianto più obsolete.

 

Presso il nostro centro ci occupiamo di soluzioni per la cura e l’autotrapianto del capello con soluzioni anticaduta, densificati e di autotrapianto con tecnica Fue One Touch, tutte soluzioni efficaci e prive di effetti collaterali.

Grazie per aver letto,
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A presto,
Starks

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